Genitori dopo la separazione

Se essere genitori è definito il “mestiere” più difficile del mondo, sicuramente in caso di separazione la difficoltà aumenta esponenzialmente.

E’ purtroppo inutile nascondersi dietro a false speranze e frasi superficiali che spesso si sentono, allo scopo di rincuorarsi, come ad esempio: “al giorno d’oggi si separano tutti, tutti sopravvivono, quindi alla fine non è poi così grave…” oppure “meglio separarsi così avremmo meno problemi e starò in pace”.

Il fatto che le separazioni siano numerose non diminuisce minimamente la sofferenza e la difficoltà di una separazione, soprattutto se ci sono anche dei figli, e nei primi tempi (in alcuni casi anni o per sempre) i problemi, i pensieri e i motivi di stress aumentano.

I figli innegabilmente saranno vittime di una situazione che non potranno comprendere, che arrecherà in loro una profonda ferita, minando le basi della loro costruzione identitaria.

Diversi studi rilevano una maggiore propensione al suicidio e agli attacchi di panico nei figli dei separati. Questi dati hanno il dovere di fare riflettere sulla separazione in maniera seria e profonda, in quanto è un avvenimento che va a destabilizzare la crescita e le tappe evolutive dei figli, fino a minare la loro stessa identità.

Come può infatti una persona diventare un adulto equilibrato se teme di essere il frutto di un errore, se la sua esistenza diventa un problema per i suoi genitori, se non si sente amato nel profondo in quanto non viene più visto per quello che è ma come strumento nelle mani di mamma o papà per vendicarsi o ferire l’altro?

Occorre partire proprio da questi aspetti che, anche se dolorosi, delineano una realtà che va affrontata e non evitata. Se l’obbiettivo è continuare a essere genitori dopo una separazione come prima cosa occorre quindi assicurarsi che il figlio comprenda che la sua ferita è reale, e non deve nasconderla per proteggere i suoi genitori, questo infatti sarebbe un peso eccessivo che non lo lascerebbe libero di crescere.

Sarebbe molto importante che comprenda nel suo profondo che lui non è la causa di quello che avviene, che la colpa non è sua, e che i genitori si assumano la responsabilità di quanto sta succedendo affermando il loro dispiacere di non essere in grado di offrire al figlio una vita tutti insieme.

La strada per poter divenire guida e sostegno per i propri figli, in modo nuovo, dopo una separazione parte quindi da un riconoscimento pieno della loro ferita, affiancandoli nel loro dolore e orientandoli nella vita con un amore costante che supera gli egoismi, le fatiche e il dolore personale.  In questo modo il bambino potrà imparare un nuovo tipo di amore, che resiste anche quando tutto crolla e che la sua esistenza ha un senso che va oltre alla fine dell’amore dei suoi genitori.

Su queste basi si possono definire alcuni comportamenti essenziali che sicuramente faciliteranno il passaggio nel nuovo modo di fare famiglia, quali ad esempio non mostrare ai figli la rabbia e il dolore in maniera intensa e incontrollata in quanto sarebbe per loro troppo destabilizzate e faticoso non avendo gli strumenti interiori per codificarla e gestirla. Un altro aspetto fondamentale sarebbe la costruzione di una cooperazione genitoriale nella educazione dei figli, offrendo il messaggio costruttivo che l’amore per loro viene al prima di tutto e che non sono soli nell’affrontare questo dolore. In più i genitori che rimangono sulla stessa linea educativa nonostante la separazione, possono continuare ad essere punti di riferimento nella difficile pratica della crescita, in quanto sarà sempre presente un adulto credibile sul quale orientarsi.

 

I figli dovranno essere tutelati nel loro fondamentale diritto di poter amare ugualmente entrambi i genitori, in quanto non poterlo fare è un dolore grande che non dovrebbe infiggergli nessuno, men che meno un genitore che invece ha come ruolo quello di proteggerlo dai dolori della vita e sostenerlo. Se questo punto o altri aspetti appaiono impossibili da raggiungere è bene richiedere l’aiuto di figure professionali che sostengano i genitori, aiutandoli a trovare strade nuove ed efficaci.

La separazione può apparire come un mare in burrasca, con alte ondate di emozioni negative che a volte sommergono al punto che sembra di affogare in un mare di dolore, dove l’angoscia imperversa in quanto soffia il vento forte della paura di non vedere una nuova terra che possa salvare, che rappresenti un nuovo modo di fare famiglia, più felice, sereno e costruttivo.

 

Eppure la nuova terra esiste, occorre cercarla senza arrendersi, orientandosi sulle mappe di un amore per i figli che va oltre il proprio dolore, e osservando l’orizzonte con il potente binocolo della consapevolezza del ruolo di genitore, che permette di vedere molto lontano, oltre al dolore del momento.

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